1. LA SALVEZZA DEL MOLISE È ...
    ALCUNI SPUNTI SU COME POSSIAMO ANCORA SALVARE LA NOSTRA REGIONE.

    By antimafia il 9 Feb. 2015
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    In una recente intervista mi è stato chiesto se il Molise si può salvare ancora. Sono convinto di si. Occorrono semplicemente un nuovo modello economico e nuove politiche sociali. Una nuova programmazione e la massimizzazione della produzione interna sono la base fondante di questo nuovo iter (riflettiamo, ad esempio, sul fatto che per fare la nostra pasta locale si usa il 10% del grano molisano, perché non il 100%?). Agricoltura e turismo sono il binomio vincente, sono la salvezza della nostra regione. Occorre considerare come punto di partenza la domanda interna per poi esteriorizzarne i risultati finali. Voglio dire, in parole più semplici, che è necessario concentrare le risorse nelle mani di cittadini e imprese locali. Lo sviluppo a livello locale deve basarsi su nuove istituzioni politiche snelle e con rapporti più equi con i cittadini (la casta ci costa troppo!). L’opinione pubblica deve essere consapevole di questi nuovi orizzonti. Bisogna cambiare questo sistema, così come le politiche di austerità e le crescenti tassazioni che peggiorano la vivibilità nella regione anziché migliorarla. Ambiente e territorio sono le priorità per far ripartire il Molise. So che sto per dire una cosa che farà storcere il naso a tanti, ma è necessario cambiare anche modello di industrializzazione locale. Per la competitività del nostro piccolo territorio risulta determinante la presenza locale di solide basi produttive (penso allo Zuccherificio del Molise, perché non riconvertirlo sempre nel settore agro-alimentare, invece di farne, ad esempio, un inceneritore). Chiudere le industrie inquinanti o innovarle per la sostenibilità ambientale, può diventare il nuovo fattore trainante di questo nuovo sviluppo locale. Mi chiedo come sia possibile che nel 2014 ci sia stato un aumento del 9,4% delle produzioni totali di carni avicole (fonte: UnaItalia), in particolare proprio di carne di pollo, mentre qui in Molise si vende il marchio Arena e la filiera avicola è in crisi. L’innovazione dell’offerta avicola molisana, inoltre, avrebbe dalla sua parte anche l’esperienza della pratica ed una tradizione locale consolidata. Il binomio agricoltura-turismo è il mezzo più efficace per affrontare il problemi economici e sociali del Molise, prima lo si comprende e meglio è. Per adeguarsi alla nuova domanda, gli operatori agricoli e turistici devono modificare le loro competenze trasformandosi sempre più da agricoltori ed allevatori a veri e propri piccoli imprenditori del territorio. Sono convinto che ci salverà il mondo contadino. La difficoltà maggiore a livello locale risiede tutta nella carenza di un concreto appoggio istituzionale. Dobbiamo anche dire che le crisi e la disoccupazione, non di rado, sono veri e propri serbatoi di voti, essenziali al mantenimento del potere a lungo termine, per questo, la mia id...

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    Last Post by Aldo3 il 27 Feb. 2015
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  2. PROGETTO SU LOTTA ALLA CORRUZIONE DI CO.RE.A. SARÀ ESAMINATO DAL GIUDICE DAVIGO
    Il giudice di Mani Pulite Piercamillo Davigo vaglierà il progetto sulle strategie di lotta alla corruzione che poi andrà in Parlamento

    By antimafia il 28 Jan. 2015
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    Prima di approdare in Commissione Giustizia e poi in Parlamento come disegno di legge, il progetto sulle strategie di lotta alla corruzione di Co.Re.A. sarà vagliato dal giudice Piercamillo Davigo (punta di diamante nel pool “Mani pulite” a Milano, attualmente, magistrato di Cassazione). In questo modo, il lavoro avrà una valenza non solo teorica ma anche pratica rappresentando un parametro di salvaguardia e garanzia nella fase esecutiva. L’intervento del giudice Davigo - afferma Vincenzo Musacchio - per noi è importantissimo perché garantisce il monitoraggio e il controllo del nostro progetto verificando che gli obiettivi prefissati siano praticabili e realistici. Questo ci consentirà di individuare possibili azioni correttive per avere un prodotto finale completo ed efficace. Dopo un avvio claudicante in Italia (all’estero il progetto è una realtà consolidata), il progetto comincia ad avere consensi anche tra i massimi esperti di lotta alla corruzione. Una sintesi della ricerca sarà pubblicata in anteprima nazionale sulla Rivista Giuridica del Mezzogiorno a cura dello Svimez (n. 04/2014). C’è anche l’interesse al progetto da parte della Regione Lazio. Quest’ultima notizia ci fa particolarmente piacere - ha dichiarato sempre Musacchio - in quanto, dopo la totale indifferenza della Regione Molise, arriva una manifestazione di interesse da una regione e da un governatore, Zingaretti, tra i più graditi d’Italia.
    Last Post by antimafia il 28 Jan. 2015
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  3. PROGETTO CO.RE.A. DIVENTERÀ UN DISEGNO DI LEGGE IN PARLAMENTO

    By antimafia il 23 Jan. 2015
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    Il progetto sulle strategie di lotta alla corruzione di Co.Re.A., ormai è certo, diventerà un disegno di legge. Dopo un'ora di discussione con il Vice Presidente della Commissione Giustizia presso la Camera dei Deputati, Alfonso Bonafede (M5S), si sono tirate le somme e si è deciso di fare due convegni illustrativi, uno a Roma presso la Camera dei Deputati e uno a Firenze, e di cristallizzare il progetto in un disegno di legge da sottoporre al Parlamento italiano. Con molta probabilità si andrà in audizione anche in Commissione per illustrare il progetto a tutti i gruppi di partito. Ai giovani parlamentari che mi hanno ascoltato – oltre ai dettagli delle strategie di lotta alla corruzione - ho detto in maniera molto semplice che nella situazione italiana, le proposte che avanzo sono quelle che mi sembrano più realistiche e più idonee per provare a curare il cancro della corruzione. E' stata una bellissima giornata piena di emozione e di soddisfazione soprattutto per il duro lavoro svolto fino ad oggi.
    Last Post by antimafia il 23 Jan. 2015
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  4. Le tre strategie del potere per la manipolazione dei cittadini.
    3 metodi in grado di avere una efficacia micidiale

    By antimafia il 10 Jan. 2015
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    La strategia più efficace e più redditizia è senza dubbio quella di “mantenere il cittadino nell’ignoranza e nella mediocrità”. Fare in modo che sia inidoneo a comprendere le metodologie usate per il suo controllo e la sua oppressione. La qualità dell’educazione scolastica ad esempio, deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare per le classi inferiori. Meno conoscenza dei problemi reali, meno reattività. Un'altra efficace strategia per il controllo sociale è la “distrazione” che consiste nel discostarsi dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi soprattutto dai poteri finanziari, attraverso la tecnica di continue distrazioni e di informazioni irrilevanti. In questo modo si impedisce al cittadino d’interessarsi alle conoscenze essenziali al proprio vivere sociale. Terza metodologia è quella della “apparente risoluzione dei problemi con adeguate soluzioni decise a tavolino dai poteri forti”. In buona sostanza si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del cittadino, con lo scopo che sia proprio quest'ultimo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi la delinquenza, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo ottenere leggi sulla sicurezza e politiche restrittive delle libertà individuali. O peggio: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici. Tre fattori su cui oggi occorre riflettere approfonditamente. (Vincenzo Musacchio).-
    Last Post by Marco1975 il 10 Jan. 2015
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  5. MOLISE IN COMA: REAGIAMO O MORIREMO!
    Non c'è più tempo occorre che gli onesti si facciano avanti!

    By antimafia il 22 Dec. 2014
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    Sta arrivando il Santo Natale e avverto nell'aria il sentore di una crisi senza precedenti. L'immobilismo generale, la corruzione e l'incompetenza ormai hanno rotto gli argini. In Molise (ma lo stesso discorso vale per l'Italia) si è verificato il collasso di tutti gli organi vitali della nostra comunità: la politica, poi l'economia, la chiesa, la famiglia, la scuola (università compresa), l'associazionismo e infine l’informazione. Un effetto domino quasi apocalittico. Non c’è istituzione indenne. Alla fine, del mio Molise, resta il corpo anoressico, ridotto alla fame. Un corpo privo di sensi dal quale non si ricevono segnali di miglioramento. Lo si scruta e lo si studia attentamente per capire se ci sia qualche speranza di cure efficaci ma lo si trova sempre più abulico, insensibile a qualunque sollecitazione persino all'elettroshock. Il Molise è in coma! Ma malgrado tutto, dal coma si può uscire, nonostante sia un'impresa immane e soprattutto occorre volerlo con forza e determinazione, è necessario essere attaccati alla vita. Basterebbe cominciare a fermare i molteplici oltraggi alla legalità e alla Carta Costituzionale. Voglio però chiudere queste riflessioni con un pizzico di ottimismo. Sono ancora convinto che con un forte sussulto di dignità (la società molisana possiede energie ancora vitali) si possa tranciare il legame (spesso complice) dei cittadini con la “mala politica”. Sarebbe già un buon inizio. La politica, quella con la “P” maiuscola, deve ritrovare il suo senso etico e con essa tutte le istituzioni vitali (chiesa, famiglia, scuola per citarne solo alcune). La crisi in Molise è profonda, seria e grave. Ma nella mia esperienza di vita ho imparato che spesso “volere è potere”, quindi, affrontiamo la tempesta non lasciamoci morire senza lottare! Rompiamo questo silenzio assordante! (VINCENZO MUSACCHIO)-.
    Last Post by antimafia il 22 Dec. 2014
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  6. PROGETTO CO.RE.A. IN COMMISSIONE GIUSTIZIA A ROMA
    Il progetto sulle strategie di lotta alla corruzione approderà in Parlamento

    By antimafia il 10 Dec. 2014
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    Finalmente possiamo dare una bella notizia. Una comunicazione che ricompensa in parte il duro lavoro di Co.Re.A. in questi tre anni di vita. Il Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati Alfonso Bonafede mi ha manifestato grande interesse ad approfondire e discutere il nostro progetto sulla “Regionalizzazione delle strategie di lotta alla corruzione”. Un progetto già pubblicato nei 27 paesi dell'Unione europea, oggetto di un provvedimento governativo in Spagna, studiato ed apprezzato negli Stati Uniti, in fase di finanziamento in Albania. La nostra ricerca è stata pubblicata anche nella rivista di diritto dell'Unione europea e pochi giorni dopo, dalla Commissione Giustizia è arrivato un attestato che riconosce l'importanza e apprezza la serietà e la validità del nostro progetto. In gennaio quindi sarò a Roma per illustrare il nostro studio sia in Commissione che alla Camera dei deputati presso la sala convegni. Mi auguro che il grande lavoro che c'è dietro questa nostra proposta possa diventare presto un progetto di legge, e perché no una legge dello Stato. Sono convinto che da questo piano di azione contro la corruzione possano nascere tante opportunità anche per coinvolgere attivamente tanti giovani meritevoli e preparati. Oggi finalmente qualcuno in Italia è pronto a scommettere e a mettersi in gioco dando piena fiducia ad un progetto serio ed efficace nella lotta ai corrotti di Stato e non.

    (Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. Molise).
    Last Post by antimafia il 10 Dec. 2014
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  7. VOGLIAMO DIFENDERE IL NOSTRO TERRITORIO? ECCO COME...
    C'È UNA UNICA SOLUZIONE PER DIFENDERE AMBIENTE E SALUTE.

    By antimafia il 28 Nov. 2014
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    Mi rivolgo a tutti i movimenti, comitati ed associazioni autonomi e liberi per ricordare a noi tutti che dobbiamo essere consapevoli di trovarci davanti ad un duro attacco del nostro territorio dal punto di vista della salute pubblica e dell'ambiente circostante e che si stanno mettendo in discussione principi fondamentali previsti dalla Costituzione e da fondamentali documenti europei ed internazionali. Questa è una situazione che richiede al più presto la ricomposizione di ogni divisione e conflitto tra chi lotta per la difesa del nostro territorio. Leggendo spesso di diatribe tra movimenti e associazioni invito tutti a lavorare uniti per azioni comuni di contrasto alle politiche governative che minano il nostro territorio sotto il profilo della salute e dell'ambiente. Dobbiamo vigilare su tutte le eventuali modifiche legislative in peius che incidano sul nostro territorio in modo unitario e con una piattaforma comune, sia per quanto riguarda le forme classiche della protesta (manifestazioni, convegni informativi) sia per quanto riguarda le cosiddette forme di lotta alternative (ricorsi, impugnazioni) che richiedono anch’esse un organizzazione unitaria che vedano impegnate le strutture associazionistiche decentrate sui territori. Chiedo a noi tutti di lavorare ad un grande progetto unitario che sappia finalmente coinvolgere tutta la categoria dell'associazionismo libero in un grande Forum, senza divisioni, fratture, particolarismi che ci dividerebbero ulteriormente e, indebolendoci, farebbero solo il gioco della controparte. Tanto per fare un esempio, tutti uniti in un lieve sforzo economico potremmo acquistare un misuratore della qualità dell'aria ed avere uno strumento pronto per ogni evenienza, certificato ed indipendente. Dunque non più divisioni ma unità. L'unione libera, questa è la soluzione se vogliamo davvero difendere il nostro territorio! (Vincenzo Musaccchio – Presidente Co.Re.A Molise).
    Last Post by antimafia il 28 Nov. 2014
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  8. VIOLENZA SULLE DONNE. MUSACCHIO: FINCHÈ ESISTERÀ, L'UOMO NON SARÀ DEGNO DI QUESTO NOME!
    INSEGNAMO AI NOSTRI FIGLI AD ESSERE UOMINI CON LA "U" MAIUSCOLA.

    By antimafia il 25 Nov. 2014
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    Forse quello che scriverò farà storcere il naso a più di qualcuno, ma è quello che penso e quindi come sempre lo scrivo. Ritengo che fino a quando ci sarà una giornata contro la violenza sulle donne, l’uomo non sarà degno di questo nome. Ma la cosa che più mi irrita è che si parla del problema solo in questa celebrazione, per poi lasciarlo svanire come neve al sole. Devo dire che la stessa cosa accade con le giornale in memoria delle vittime della criminalità organizzata: si ricordano in una commemorazione e poi l'oblio. Lo stesso trattamento per le vittime del terrorismo, per le morti sul lavoro, per le violenze sui bambini e così via. Sembra un alibi creato per ripulire la coscienza che vale per l’uomo, per le istituzioni che non sensibilizzano, per i mariti violenti. Sono fermamente convinto che non si possa e non si debba parlare di questo dramma un giorno all’anno o poco più. Noi come associazioni sul territorio e le istituzioni come organi preposti, devono scendere sul campo concretamente ed in modo efficace, creare una cultura della convivenza e della non-violenza nelle famiglie e nelle scuole, fin da quando si è bambini, proprio come si fa per le le vittime di mafia e del terrorismo. Insegniamo ai nostri figli ad essere nel futuro dei bravi mariti e degli uomini con la “U” maiuscola. Dobbiamo far comprendere loro che un uomo che picchia o uccide un donna è un abietto. E non lo è un giorno all’anno ma sempre.

    (Vincenzo Musacchio – Scuola della Legalità “Don Peppe Diana”)
    Last Post by antimafia il 25 Nov. 2014
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  9. Scuola della Legalità Don Peppe Diana, Musacchio: un progetto che darà i suoi frutti
    Intervista di Mariateresa Di Lallo al Presidente Musacchio su Informamolise.com

    By antimafia il 24 Nov. 2014
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    Perché è importante parlare di legalità oggi ?

    Credo che oggi sia importante parlare di legalità soprattutto in termini di eguaglianza nel rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali. Le regole sono condivise quando comprese nel loro significato più assoluto, quello cioè del rispetto per la dignità di tutti. I giovani rappresentano, per più motivi, il riferimento della nostra Scuola della Legalità non a caso intitolata a Don Peppe Diana: fenomeni come il bullismo, il vandalismo, la diffusione della droga, il pericolo di reclutamento da parte di clan mafiosi con tutto il loro indotto di sfruttamento, degrado e marginalità sociale, investono direttamente ed in modo massiccio i giovani e chiamano, quindi, le istituzioni e noi come associazioni ad un impegno di particolare rilievo. Si tratta, infatti, di attivare politiche di prevenzione e promozione che affrontino le problematiche del presente, ma guardino anche al futuro, preoccupandosi di gettare le basi per garantire nel tempo la tenuta sociale della nostra comunità. Sono convinto che occorrano politiche di educazione alla legalità, finalizzate allo sviluppo del senso civico presso le generazioni più giovani, inteso come base per l’affermarsi di un’idea di comunità solidale e coesa che si riconosca nelle regole che si è data e le rispetti. Mi riferisco anche alle politiche di prevenzione del disagio, che proprio in ambito giovanile possono raggiungere i risultati più efficaci. Ecco perché parlare di legalità non è importante ma è indispensabile.


    I simboli della legalità che lei spesso cita nei suoi incontri sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Cosa rappresentano oggi e cosa dovrebbero rappresentare per i giovani?


    In realtà cito spessissimo anche il giudice Antonino Caponnetto che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente. Questi magistrati rappresentano un modello a cui ispirarsi. Ricordo che quando furono assassinati ero giovanissimo appena laureato in giurisprudenza con una tesi proprio sulla legislazione antimafia e fui molto coinvolto emotivamente dal momento che stavo iniziando un percorso professionale vicino alle loro idee. Ancora oggi per me sono esempi di vita. La loro grandezza è stata l'aver avuto sempre chiaro il loro senso del dovere al servizio della giustizia e della verità. Ecco, questo senso del dovere dovrebbe essere ampiamente diffuso tra i giovani d'oggi.


    In varie occasioni in questi anni, con la sua presenza, ha dato la possibilità ai molisani di ascoltare, interrogare, ponendo la necessità sul senso del rispetto delle regole. Ma bastano le parole per affrontare pericoli del nostro quotidiano?

    Nella società dei media le parole ricoprono grande importanza. Quindi approfondire il significato preciso delle parole, riappropriarsene, è il pr...

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    Last Post by antimafia il 24 Nov. 2014
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  10. Scuola della Legalità "Don Peppe Diana": il silenzio della politica sull'iniziativa.

    By antimafia il 13 Nov. 2014
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    La Scuola della Legalità intitolata a Don Peppe Diana, sacerdote trucidato dalla camorra a Casal di Principe, rappresenta senza dubbio l’iniziativa dedicata alla legalità più bella della mia vita. Abbiamo ricevuto il plauso da numerosi esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura molisana e oggi della segreteria generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tante scuole hanno aderito al progetto e per questo siamo davvero soddisfatti. Tanti anche i giovani entusiasti e vistoso il coinvolgimento di quasi tutti i mass media locali. Un solo “piccolissimo” neo. Nessun politico ha sprecato un solo vocabolo per una simile iniziativa. Persino l’amministrazione di Casal di Principe ha sposato la nostra idea al punto che presto andremo lì per tenere alcuni incontri su progetti comuni che intraprenderemo anche con il comitato nazionale “don Peppe Diana”. La mia domanda – credo legittima – è: cosa significa questo silenzio e questa totale assenza della politica? Io lo so! Mi auguro però che ognuno di noi nel suo intimo si dia una risposta! Personalmente sento tra la gente voglia di legalità, di giustizia, di verità e di trasparenza, che si sposano magicamente con un grande desiderio di costruire un futuro migliore per il nostro Molise. Sono stato sempre convinto che la battaglia per la legalità non ha colori politici e si fa sotto un’unica bandiera. Forse per qualcuno (o per tanti) le nostre iniziative sono una “farsa”? Bene, allora si abbia il coraggio di dirlo apertamente! Un vecchio boss mafioso, Michele Greco, al maxi-processo di Palermo disse al giudice che il silenzio spesso fu la loro arma migliore. Il silenzio di cui parlava Greco in quel contesto si chiama “omertà”. Il silenzio in temi come la legalità invece io non riesco a qualificarlo. Non trovo davvero la parola più appropriata. Posso solo dire che la politica doveva essere presente e far sentire il proprio appoggio ad un simile avvenimento, indipendentemente da chi ha organizzato e da come ha organizzato. Invito i cittadini a riflettere profondamente per avere un’idea di cosa può nascere dal silenzio di chi potrebbe parlare e non lo fa! Noi andremo comunque avanti! (VINCENZO MUSACCHIO)
    Last Post by antimafia il 13 Nov. 2014
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