1. INAUGURATA LA SCUOLA DELLA LEGALITÀ A TERMOLI INTITOLATA A DON PEPPE DIANA
    Un aula gremita di giovani attenti e desiderosi di sapere...

    By antimafia il 8 Nov. 2014
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    Lo scopo della Scuola è di creare momenti di incontro, confronto e condivisione con tutti i soggetti e gli operatori che si occupano a vario titolo di legalità. Il progetto si focalizzerà sulle scuole, ma lo estenderemo poi a tutti i cittadini e le persone dai quattordici anni in su. L’iscrizione e la frequenza delle lezioni saranno totalmente gratuite. La sede operativa sarà la Chiesa del Carmelo in Termoli dove il parroco Don Ulisse Marinucci è stato entusiasta dell’idea e del progetto offrendoci massima disponibilità. La Scuola sarà anche itinerante. Andremo in tutti i Comuni e le Scuole che appoggeranno la nostra idea ed il nostro progetto. Il programma 2014/2015 sarà suddiviso in due parti. La prima affronterà il concetto di legalità nei vari contesti. La seconda, tratterà degli uomini e delle donne che hanno lottato, combattuto e perso la vita per il trionfo della legalità. Sono fermamente convinto che la nostra società vive una profonda crisi culturale e di valori, a fronte di questa difficile situazione una delle risposte può essere proprio l’idea di una Scuola della Legalità. Queste lezioni serviranno a socializzare, a condividere e sviluppare riflessioni progettando e realizzando azioni concrete per innalzare di nuovo il vessillo della legalità. Siamo coscienti che la ricostruzione e la diffusione della cultura della legalità devono tornare ad essere una priorità. Offriremo ai nostri corsisti gli strumenti culturali per capire le radici della crisi dei valori e per delineare le ragioni e le modalità di un possibile e realistico cambiamento che rivaluti il valore della legalità anche come “modus vivendi”. Si partirà l’8 novembre al Cinema Oddo dove alle 10.30 ci sarà l’inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza di Emilio Diana fratello di don Peppe Diana trucidato dalla camorra a Casal di Principe. Vogliamo provare anche a svolgere una funzione morale e politica fondamentale: trasformare l’informazione in responsabilità. Condurre la persona ad “essere responsabile” davanti alla società che lo circonda. L’impresa è ardua ma sono certo che la speranza sia un rischio da correre. (Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. Molise) -.
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  2. La legge in Italia non viene affatto rispettata: "fatta la festa gabbato lo santo".
    Prevenzione come tutela primaria di ambiente e salute

    By antimafia il 5 Oct. 2014
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    La legge in Italia non viene affatto rispettata e come suol dirsi "fatta la festa gabbato lo santo". Ma ciò che più mi preme e che affermo con la forza dei dati scientifici è che i limiti di legge sono solo e meri limiti di legge. Cioè una sorta di compromesso tra le esigenze (molto spesso considerate superiori) di far quadrare i bilanci e le produzioni e quelle di tutela e salvaguardia dell'ambiente e della salute. Affermo, e non solo da solo in questo, che per la salute e ambiente, oggigiorno strettamente connessi e vincolati, deve valere il principio di precauzione secondo il quale quando ci si trova di fronte al rischio di danni gravi e irreparabili, la mancanza di piena certezza scientifica non può costituire pretesto per rinviare l’adozione di misure efficaci, anche non a costo zero, per la prevenzione del degrado ambientale!!! In molte situazioni (vedi inquinamento da traffico veicolare, centrali a biomassa, bio-digestori, ecc) non ci si trova di fronte a incertezze scientifiche, ma a piene e comprovate certezze scientifiche circa il danno ambientale e alla salute che tali impianti producono e che vengono sbandierati come "bio". Bio vuol dire vita, ma da questi impianti si dispensa morte per i comuni cittadini e soldi per i soliti prenditori.
    Condivido e affermo, riportando le parole del compianto Lorenzo Tomatis, che: «Quando si parla di prevenzione del cancro, tutti pensano alla cosiddetta diagnosi precoce, ma c'è una prevenzione che si può fare a monte, cercando non di limitare i danni della malattia diagnosticandola al più presto, quanto piuttosto di evitare l'insorgere del cancro, impedendo l'esposizione alle sostanze che lo provocano. La prevenzione primaria si occupa proprio di questo: fare ricerca sulle sostanze naturali o sintetiche per capire quali sono cancerogene e, una volta individuate, suggerire alle autorità sanitarie delle misure di salute pubblica per toglierle dalla circolazione. Si tratta di una strategia che protegge tutti - il ricco come il povero - ma purtroppo è bistrattata da scienziati, politici e autorità sanitarie».

    Vincenzo Pietrantonio - Presidente Scientifico CO.DI.SA.P. (Comitato difesa salute pubblica del Molise)
    Last Post by antimafia il 5 Oct. 2014
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  3. CO.RE.A.: SIAMO FORTEMENTE CONTRARI ALLE BIOMASSE. ECCO IL PERCHÈ.

    By antimafia il 2 Oct. 2014
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    Sulla questione dei vari impianti a biomasse in fase di realizzazione in Molise, Co.Re.A ribadisce la sua posizione di netta contrarietà, peraltro, già espressa anni fa e mai cambiata. Siamo stati e saremo sempre contrari a progetti calati dall’alto senza condivisione con la collettività e le realtà locali. Siamo contrari anche perché spesso tali progetti non danno rassicurazioni sulla fonte di approvvigionamento di ciò che l’impianto stesso va a bruciare. Occupandoci da tempo di ecomafie e rifiuti tossici e non essendo il Molise immune da questi fenomeni criminosi, è legittimo il dubbio sul materiale che si andrà a bruciare. La popolazione molisana sa ben poco di questa situazione a parte quello che è stato scritto sui giornali. Nessuno ha mai avuto la fortuna di confrontarsi con i proponenti e non abbiamo idea se al progetto, in questi mesi, siano state apportate modifiche o se siano cambiate le priorità. A mio parere sarebbe auspicabile che, in un’ottica di trasparenza, le comunità locali (e non solo) esprimessero apertamente la propria volontà circa la realizzazione degli impianti. Sappiamo che le autorità non sono obbligate a tenere in considerazione la volontà della popolazione residente ma Co.Re.A. è pronta ad aiutare le comunità locali con tutte le sue forze e i propri mezzi. Non vogliamo in nessun modo sostituirci alla politica ma vogliamo fermamente essere vicini alle volontà dei cittadini molisani che a nostro avviso dovrebbe avere forza vincolante!

    (Vincenzo Musacchio, Presidente Commissione Regionale Anticorruzione del Molise).-
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  4. Sabato 27 settembre alle ore 17,30 presso l’Aula magna della Chiesa del Carmelo a Termoli

    By antimafia il 26 Sep. 2014
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    Sabato 27 settembre alle ore 17,30 presso l’Aula magna della Chiesa del Carmelo a Termoli la Commissione Regionale Anticorruzione del Molise e il Comitato di Difesa della Salute Pubblica terranno un incontro pubblico per illustrare tutti i progetti in campo per il 2014/2015. Il titolo dell’incontro è “Il silenzio è complice”. Si parlerà di corruzione, di ambiente, di salute e dei tantissimi progetti che interesseranno in modo particolare i giovani molisani. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione nella nostra regione, per evidenziarne i problemi e per tentate, tutti insieme, di provare a individuare le soluzioni.
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  5. LE IDEE DI CO.RE.A. IN SPAGNA E NEGLI STATI UNITI: SUL TETTO DEL MONDO
    La regionalizzazione delle strategie di lotta alla corruzione: l'idea vincente

    By antimafia il 7 Sep. 2014
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    Lo studio sulla regionalizzazione delle strategie di lotta alla corruzione condotto da Vincenzo Musacchio, presidente della associazione Co.Re.A Molise, travalica ancora una volta i confini nazionali. Oltre al contesto europeo, la metodologia e l'idea di utilizzare questo tipo di strategia per combattere la corruzione darà luogo ad un progetto governativo in Spagna coordinato dalla Prof.ssa Carmen Gomez Rivero dell'Università di Siviglia. Alla ricerca, come coordinatore insieme alla titolare, prenderà parte anche Musacchio il quale organizzerà il gruppo di studio proprio sulle metodologie e sulle strategie di lotta alla corruzione. Tale progetto di ricerca, al termine dei lavori, sarà utilizzato dal Governo spagnolo per una nuova legislazione più idonea a combattere la corruzione. “Per me è una soddisfazione incommensurabile – afferma Musacchio – ho sempre creduto in Co.Re.A e nell'idea di affrontare la corruzione a livello capillare”. “Se penso che la regione Molise non abbia mai risposto a questa proposta inviata circa un anno fa e poi rifletto sul fatto che in Spagna la medesima proposta diventerà un progetto di legge governativo, capisco perché il mio territorio vive una profonda crisi di valori e di idee e sopratutto perché la meritocrazia sia un handicap e non un volano per proposte e progetti validi”. Ma non finisce qui. Sembra incredibile ma lo stesso progetto e la stessa idea trovano consenso anche oltre oceano. Si, perché l'Istituto di Studi sulla Corruzione della Scuola della Pubblica Amministrazione di Newark (New Jersey) non solo ha ritenuto meritevole di pubblicazione lo scritto del prof. Musacchio ma - dopo lo scandalo recente dell'ex governatore della Virginia, il repubblicano Bob McDonnell, giudicato colpevole di corruzione – nell'Istituto americano (http://spaa.newark.rutgers.edu/) si inizierà a lavorare ad un disegno di legge sulle strategie di lotta alla corruzione nel quale figura già come associato il presidente della Commissione Regionale Anticorruzione del Molise Vincenzo Musacchio (http://riacs.newark.rutgers.edu/current-associates). Il progetto finale sarà sottoposto al vaglio degli organi governativi americani nonché del sindaco della città di New York, l'italiano Bill De Blasio. Continua Musacchio: “Mentre per il lavoro riguardante gli Stati Uniti potrò lavorare dall'Italia come associato, per il progetto spagnolo dovrò necessariamente trasferirmi a Siviglia”. In conclusione il presidente Musacchio lancia anche un messaggio ai giovani: “Nel nostro paese e nel nostro piccolo territorio c'è una profonda ingiustizia fra generazioni. Le vecchie si sono accaparrate tutti i privilegi scaricando sull...

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    Last Post by antimafia il 7 Sep. 2014
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  6. IL PACCHETTO GIUSTIZIA: “TANTO FUMO E POCO ARROSTO”

    By antimafia il 2 Sep. 2014
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    Finalmente ho potuto leggere e valutare le decisioni assunte il 29 agosto 2014 dal Consiglio dei Ministri in materia di riforma del “sistema giustizia”. Sei disegni di legge ed un decreto legge. La prima considerazione che mi è balenata in mente è stata l'idea del “tanto fumo e poco arrosto”. All'esame dei contenuti riguardanti la materia penale non vi è nulla di nuovo e di realmente efficace all'orizzonte. Poco o nulla cambia. In tema di lotta ai crimini dei colletti bianchi e della criminalità politica, (che di fatto impedisce lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese) non viene adottata nessuna misura funzionale. Ci sono soltanto una sfilza di disegni di legge che dovranno essere portati all'attenzione di un Parlamento che difficilmente li approverà in tempi brevi. E per essere onesti fino in fondo credo che la loro eventuale non approvazione sarà un bene. Sulla lotta alla corruzione ho letto delle aberrazioni che da studioso di diritto penale mi lasciano esterrefatto. Si vuole creare una fattispecie di reato in base alla quale verrebbe incriminato per il delitto di concussione solo il pubblico ufficiale e non più l’incaricato di pubblico servizio. Orrore degli orrori, avendo già eliminato anche l'importantissimo delitto di concussione per induzione, il settore della lotta ai crimini dei colletti bianchi subisce un brusco arresto in tema di punibilità. Gli amministratori pubblici infedeli dopo questa riforma possono dormire sonni tranquilli. Leggo ancora che per poter intercettare corrotti e corruttori non è più necessario il requisito - oggi idoneo - dei “sufficienti indizi di reato” come per i delitti riguardanti la criminalità organizzata, ma occorre che gli indizi di reato siano “gravi”. In materia di prescrizione si capisce molto poco. Sono previste solo brevi interruzioni dei termini di prescrizione tra un grado e l’altro del giudizio. Per risolvere il problema una volta per tutte e alla radice, l’Italia dovrebbe entrare nel novero dei paesi civili, dove l’orologio della prescrizione si ferma all’inizio del processo e i gradi di giudizio sono due (merito e legittimità). Una norma di civiltà questa, semplice ed efficace al tempo stesso. Non leggo nulla sulla riformulazione del delitto di voto di scambio sopratutto in quella parte in cui si rendono penalmente irrilevanti le condotte con le quali il mafioso si sia impegnato a procurare i voti con le forme di intimidazione di assoggettamento e di omertà. Nulla di fatto in tema di falso in bilancio e auto-riciclaggio. Unica norma immediatamente efficace è quella sulla responsabilità civile dei magistrati: altro pasticcio non condivisibile così come è stato impostato. Sulla rivisitazione della geografia giudiziaria i tagli così come sono stati concepiti non sono assolutamente condivisibili. Se questa è la via delle riforme epocali credo che occorr...

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    Last Post by antimafia il 2 Sep. 2014
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  7. ANCORA UNA VOLTA LE IDEE DI CO.RE.A. RISCUOTONO CONSENSO IN EUROPA

    By antimafia il 29 Aug. 2014
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    Abbiamo presentato uno studio sulla regionalizzazione delle strategie di lotta alla corruzione al Consiglio d'Europa circa un mese fa e ieri abbiamo ricevuto un grande attestato alla validità della nostra idea. Il lavoro sarà pubblicato in ambito europeo per tutti i 27 Stati membri che compongono l'Unione europea. Sarà pubblicato in esclusiva, inoltre, in Italia, Spagna, America Latina, Stati Uniti e Canada. Nel giro di meno di un mese una proposta ed una idea si trasformano in realtà. Abbiamo ricevuto l'invito ufficiale del Consiglio d'Europa per Co.Re.A. e i suoi componenti. Con il nuovo anno andremo ad illustrare il nostro progetto in Europa. Una soddisfazione incommensurabile! Lo stesso progetto fu inviato alla Regione Molise e al suo Presidente circa un anno fa e ancora aspetta risposta. Voglio evidenziare ancora una volta come il durissimo lavoro, la pervicacia e l'impegno costante nel lungo termine danno i loro frutti. Le idee quando sono valide per fortuna vanno avanti! Dopo l'Olaf nel 2012 andremo anche al Consiglio d'Europa nel 2015 per parlare ancora una volta di corruzione. Siamo solo all'inizio! Annuncio in anteprima che presto Co.Re.A avrà personalità giuridica e da regionale si trasformerà in ente riconosciuto con valenza nazionale. (Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. Molise)

    Edited by coreamolise - 29/8/2014, 17:33
    Last Post by antimafia il 29 Aug. 2014
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  8. FINALMENTE CO.RE.A. HA IL SUO GEIGER

    By antimafia il 9 Aug. 2014
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    COMMISSIONE REGIONALE ANTICORRUZIONE
    Comitato di difesa della salute pubblica
    ORGANIZZAZIONI PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI CITTADINI
    sito web: http://corea.altervista.org - email: [email protected]


    COMUNICATO STAMPA




    Finalmente il percorso di vicinanza ai cittadini iniziato dal Comitato di Difesa della Salute Pubblica, parte integrante di CO.RE.A, diventa realtà. Da oggi abbiamo in dotazione un Contatore Geiger professionale e certificato disponibile gratuitamente per tutti i cittadini che ne faranno esplicita richiesta. La strumento è in grado di rilevare raggi alfa, beta e gamma nonché di funzionare come dosimetro per la rilevazione del gas radon. Tra le sue funzionI anche quella dei rilievi su piante, animali e cibi. Questo sacrificio frutto del contributo spontaneo di tantissimi molisani e non, servirà a ricostruire un comune senso di sicurezza e di appartenenza al territorio promuovendo e tutelando la salute pubblica e l'ambiente attraverso l'analisi ed il monitoraggio. E' solo l'inizio. Questo sarà solo uno dei tanti mezzi adeguati a sostenere gli abitanti a vivere la propria quotidianità più serenamente. Molto presto ci doteremo anche di altra strumentazione per la tutela ambientale. Precisiamo che l'uso dello strumento avverrà solo da parte di tecnici specializzati muniti di tutte le dotazioni di sicurezza e che occorrerà prenotarsi mediante sottoscrizione di un formulario. Le nostra analisi ovviamente non avranno valore legale ma saranno certamente indicative dello stato dei luoghi. Le richieste andranno indirizzate alla seguente mail e saranno vagliate dai nostri esperti in materia: [email protected]

    (Dr. Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. Molise)
    Last Post by antimafia il 9 Aug. 2014
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  9. TTIP (Transatlantic Trade Investmet Partnership): un pericolo imminente

    By antimafia il 28 July 2014
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    Il 14 luglio u.s. è partito il sesto negoziato della durata di 4 giorni sul TTIP tra Unione Europea e Stati Uniti. Il trattato mira a creare un mercato unico per merci, investimenti e servizi. La discussione a Bruxelles verte sul modo di far convivere le differenti normative vigenti in USA e UE (con i relativi Stati che la formano); gli altri precedenti cinque incontri hanno avuto come tema: sostanze chimiche; cosmetici; veicoli a motore; prodotti farmaceutici; tessile e abbigliamento. A queste riunioni partecipano 14 esperti e i documenti elaborati o proposti sono accessibili solo a loro, a qualche tecnico, al Governo USA e alla Commissione Europea (quest'ultima su mandato segreto degli Sati membri). Il tutto avviene nel completo ed ingombrante silenzio da parte di enti, autorità, istituzioni e media! Eppure si tratta di questioni che rivoluzioneranno il mercato di beni e soprattutto di servizi in maniera profonda e quindi la vita dei cittadini. Difatti le questioni in ballo sono “l’accesso al mercato per i prodotti agricoli e industriali, gli appalti pubblici, gli investimenti materiali, l’energia e le materie prime, le materie regolamentari, le misure sanitarie e fitosanitarie, i servizi, i diritti di proprietà intellettuale, lo sviluppo sostenibile, le piccole e medie imprese, la composizione delle controversie, la concorrenza la facilitazione degli scambi, le imprese di proprietà statale” Tra le varie giustificazioni, studi di impatto etc. si propina l'idea che questo trattato porterà una crescita del PIL, un aumento dei posti di lavoro, maggior concorrenza, insomma un miglioramento delle condizioni di vita. Tutto vero? Intanto le decisioni degli esperti sono segrete e ci verranno calate dall'alto molto probabilmente a fine anno, e poi esistono lavori che, basandosi su quel poco che si è potuto conoscere, confutano tali giustificazioni e portano ad esempio ciò che, trattati già in atto vedi il NAFTA; hanno provocato sia in termini di spesa per le casse degli Stati che in termini di peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Esistono, infatti, diversi rapporti di valutazione e accanto a quelli commissionati dalla Commissione Europea (Cepr, Ecorys, Cepii e Bertelsmann/ifo) che prevedono solo eccellenti risultati una sorta di manna dal cielo per l'economia del vecchio continente, ve ne altri, commissionati da diversi gruppi parlamentari Europei, che invece ne evidenziano i rischi. Il più recente è ad esempio il rapporto dell’Austrian Foundation for Development Research – ÖFSE ASESS__TTIP. Questo studio di impatto attesta, nella valutazione dei costi, afferma che i costi sociali del cambiamento sono stati trascurati; l'allineamento o l'eliminazione di una normativa comporterà un costo sociale per le istituzioni e le imprese necessario ad allineare le proprie procedure alle nuove regole; il riconoscimento reciproc...

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    Last Post by antimafia il 28 July 2014
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  10. "MOLISE OSCURO": TUTTI I VELENI TOSSICI DEL MOLISE
    LA STAMPA DI TORINO - QUOTIDIANO NAZIONALE

    By antimafia il 26 July 2014
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    IL LINK DE LA STAMPA
    http://www.lastampa.it/2014/07/25/scienza/...nzN/pagina.html

    Migliaia di tonnellate di rifiuti, con arsenico, solfuri, mercurio, cromo, rame, piombo e reflui ad altissima tossicità, scaricati dai trafficanti nel litorale molisano tra Termoli e Campobasso per smaltire rifiuti speciali provenienti da diverse aziende del nord Italia. Un rapporto denuncia anni di inquinamento e di ecomafie. Il sito inquinato “Guglionesi II”, in Molise. «Ricordo i camion che andavano a scaricare, passavano sulla strada. Portavano una terra nera e fumante, ancora bollente. Scaricavano in continuazione, mi ricordo tutto». Solo alcune delle testimonianze raccolte nel report 2014 “Molise oscuro”. Un susseguirsi continuo di immagini mortali davanti agli occhi di molti cittadini molisani. E le conseguenze sulla loro salute non si sono fatte attendere.
    In un lavoro congiunto tra la Commissione Regionale Anticorruzione del Molise, il Comitato di Difesa della Salute Pubblica e l’associazione Mamme per la Salute di Venafro, “Molise oscuro” affronta il problema dei rifiuti e della tutela ambientale. Come l’operazione Mosca, condotta nel 2004 dai Carabinieri del Ros, del Comando Tutela dell’Ambiente e dei Comandi provinciali di Campobasso e Isernia. «I rifiuti, complessivamente alcune migliaia di tonnellate, contenevano arsenico, solfuri, mercurio, cromo, rame, piombo e reflui ad altissima tossicità. I trafficanti avevano scelto il litorale molisano tra Termoli e Campobasso per smaltire rifiuti speciali provenienti da diverse aziende del nord Italia» illustra Vincenzo Musacchio, presidente della Commissione Regionale Anticorruzione del Molise, associazione nata nel 2012 come risposta all’emergenza rifiuti tossici, in difesa dell’ambiente e degli abitanti molisani. «Sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, quattordici indagati e cinquanta perquisizioni in nove regioni italiane. Il reato contestato –continua Musacchio- fu di associazione per delinquere finalizzata all’illecita gestione e al traffico di rifiuti pericolosi. E l’attualità dell’argomento è rappresentata dalla mancanza di notizie riguardanti l’urgente bonifica dell’area».
    La lista dei terreni al veleno non si ferma qui. C’è Venafro, la discarica di Montagano, contrada Fragnete (Isernia) e Castelmauro. «Quest’ultima viene definita la “piccola Cernobyl”. La storia – spiega Musacchio - ha ufficialmente inizio il 19 dicembre 1979, quando il fisico nucleare Quintino De Notaris ottiene il nulla osta provvisorio dal medico provinciale di Campobasso Ermanno Sabatini alla detenzione di sostanze radioattive. Si tratta di rifiuti provenienti da attività...

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    Last Post by Ari1 il 26 July 2014
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