1. LEGGE ANTICORRUZIONE: "ACCÀ NISCIUN È FESS"

    By antimafia il 8 Feb. 2014
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    La legge anticorruzione (n.190/2013), l'ho scritto e detto più volte, altro non è che un corpus iuris pedante che anche ad uno sguardo superficiale palesa immediatamente la assoluta inidoneità ad impedire i fenomeni corruttivi. L’impianto normativo si basa solo su adempimenti formali. Non riesco a comprendere da studioso di diritto penale da oltre 20 anni come la previsione di un piano triennale, l’istituzione di un responsabile della prevenzione della corruzione e l'attività formativa possono davvero essere utili per un fenomeno che dovrebbe essere perseguito con estrema rigorosità nell’irrogazione delle pene, nell’attività d’indagine, quella vera, e nella revisione del sistema della prescrizione e del processo penale. Per non parlare poi degli altri reati che ruotano intorno ad essa (falso in bilancio, riciclaggio, scambio di voti, per citarne solo alcuni). Per quel che mi riguarda la legge, sul piano penalistico non modifica, nella sostanza, assolutamente nulla. Reputo assurdo il sistema di limitazione della corruzione incentrato sulla figura del “responsabile della prevenzione della corruzione”. A mio giudizio si è trovato il solito “capro espiatorio”. Per dirla con una massima paesana, si è trovato che ci rimette le penne. Il responsabile dell’attività contro la corruzione è palesemente una contraddizione sia logica che giuridica e, in particolare, il contrasto più evidente si manifesta con il diritto penale. La Costituzione, sul punto, è estremamente chiara all'art. 27: “La responsabilità penale è personale”. Creare una responsabilità di natura praticamente oggettiva, sia pure non di natura penale, derivante dalla commissione di illeciti penali da parte di altri, come prevede la cd. legge anticorruzione, a me pare una costruzione giuridica a dir poco discutibile e poco rispettosa della Costituzione e suoi principi. Io credo che il controllo sui fenomeni corruttivi debba essere assolutamente terzo, indipendente ed autonomo. Ovviamente questa è la mia modesta opinione. (Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. Molise).
    Last Post by antimafia il 8 Feb. 2014
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  2. UN PREMIO DAVVERO INTERESSANTE

    By antimafia il 31 Jan. 2014
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    La COMMISSIONE REGIONALE ANTICORRUZIONE indice la seconda edizione del PREMIO “SANDRO PERTINI” 2014 dal titolo: “Cos'è la corruzione?” ed è rivolto alle scuole molisane.

    1. I concorrenti per quest'anno saranno gli studenti delle scuole superiori e potranno partecipare presentando: Cortometraggi sulla corruzione
    2. Per partecipare al concorso, le scuole molisane dovranno iscriversi entro il 28 febbraio 2014 trasmettendo il modello A, debitamente compilato, tramite posta elettronica all’indirizzo . [email protected]
    3. Le scuole partecipanti e regolarmente iscritte dovranno trasmettere gli elaborati entro il 30 aprile 2014 tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected].
    4. Tutti gli elaborati regolarmente pervenuti saranno selezionati da una Giuria, di cui sarà resa nota la composizione attraverso il sito della Commissione Regionale Anticorruzione (http://anticorruzione.jimdo.com). Il giudizio della Giuria è insindacabile.
    5. Entro il mese di maggio 2014 sarà organizzata una manifestazione pubblica presso la scuola vincitrice per la consegna del premio e per la presentazione degli elaborati che saranno stati selezionati dalla Giuria.
    6. Il miglior elaborato sarà premiato con un premio in denaro del valore di 100 euro o dell'equivalente in libri. Il premio andrà allo studente o al gruppo di studenti.
    7. E’ obbligatorio per le scuole partecipanti sottoscrivere la dichiarazione contenute nel modello A, parte integrante del presente bando, con la quale si dichiara di aver preso visione del bando e di accettarne il regolamento e, in particolare, di accettare che i lavori presentati non saranno restituiti e rimarranno nella disponibilità della Commissione che potrà utilizzarli anche per altre iniziative senza fini di lucro, direttamente o indirettamente organizzate.

    Il bando di concorso e ogni altra utile informazione sono pubblicati sul sito della Commissione Regionale Anticorruzione.-
    Last Post by antimafia il 31 Jan. 2014
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  3. PEDOFILIA: LA PESTE DEL TERZO MILLENNIO

    By antimafia il 15 Jan. 2014
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    In un mio libro edito dalla Cedam di Padova nel 1996 (scritto che ebbe una immensa fortuna, al punto da essere riferimento da parte della Cassazione e di tutta la manualistica di diritto penale) definii la pedofilia come “la peste del terzo millennio”. Un tema terrificante, a volte mostruoso, quello della pedofilia. Terrificante e mostruoso per tutti, perché la violenza sessuale sui minori marchia la vita delle generazioni future. All’epoca scrissi come qualsiasi definizione si cerchi di dare, essa appare sempre insufficiente. Ogni esame, anche il più scrupoloso, dà l'impressione di inadeguatezza. Spesso a scoprire questi “orrori” si arriva tardi. Tardi rispetto al numero dei casi. Tardi rispetto allo svilupparsi del problema. Ogni volta capita di alzare gli occhi dai quotidiani dopo essere rimasti inorriditi da ciò che si è letto. Attoniti di fronte ai racconti raccapriccianti degli abusi perpetrati in danno di minori. Sgomenti di fronte all'oltraggio di valori socialmente condivisi e collettivamente sentiti. Tanto è doloroso e lacerante parlare di bambini che hanno subito abusi sessuali, che mi ricordo di averli definiti più volte “gigli recisi”. La ferita aperta nel cuore e nell’animo dei bambini è immensa. All’epoca (1996) in Italia, ogni giorno vi erano due minori vittime di abusi sessuali. Oggi mi occupo di corruzione ed ho perso il sentore del fenomeno. Un dato però attualmente è significativo rispetto al passato: le denunce sono in crescita esponenziale. Quando ci si trova di fronte a casi simili, magari di persone che si conoscono, l'incredulità ci assale perché la parola pedofilia è una di quelle che suscitano infinite diatribe nei media e scatenano violente emozioni, incredulità, raccapriccio, curiosità, negazione. Una parola che “divide” che mette le persone “contro”, perché tocca le corde più profonde del nostro essere. È naturale che una persona resti talmente incredula di fronte a certi episodi da pensare istintivamente: speriamo che non sia vero! Io da uomo di legge ho solo una certezza: spetta alla magistratura l’arduo compito di ricercare la verità. Un compito questo di certo non facile!

    (Vincenzo Musacchio - già Docente di Diritto Penale presso l’Alta Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio in Roma).
    Last Post by antimafia il 15 Jan. 2014
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  4. Crisi industriale. La vera risorsa del Molise: gli operai

    By antimafia il 14 Jan. 2014
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    Che il lavoro rappresenti in assoluto l’emergenza di questo nostro malandato Molise è ormai una nenia ricorrente. Problemi gravissimi e profondi sono vissuti dalla Gam, dalla Ittierre, dallo Zuccherificio del Molise, dai Cantieri Navali di Termoli e da tantissime altre realtà che stanno chiudendo i battenti o che li hanno già chiusi. In questo quadro drammatico, i lavoratori e le lavoratrici sono sempre più soli, e ormai collocati tra gli “invisibili” a livello sociale. Perché oggi se chiude una fabbrica ormai non si mobilita più nessuna reazione collettiva, come avveniva una volta, forse tanto tempo fa. C’è un unanime consenso sul fatto che molte fabbriche ed aziende molisane dovrebbero, e a mio avviso potrebbero, essere ancora uno dei principali motori della ripresa (penso solo come piccolo esempio alla Gam e allo Zuccherificio). Soprattutto per una regione come la nostra dove agricoltura, allevamento e manifattura, assieme creatività e conoscenza definiscono il tratto identitario riconosciuto in tutto il mondo e potrebbero essere una leva importante per determinare una ripartenza economica del nostro territorio. Eppure tutto questo sembra contare poco o nulla. Perlomeno non abbastanza. È vero che per la prima volta da diversi anni molte risorse sono venute meno o sono state tagliate. Invertire la tendenza non sarà facile ma occorre provarci e farlo con tutte le nostre forze. La nostra piccola regione non riuscirà mai a fare “impresa” intesa come motore dello sviluppo senza un vero riconoscimento sociale di coloro che sono i veri artefici di questo sviluppo: gli operai. Tutti casi in cui la dignità di queste persone e il valore sociale del lavoro non sono riconosciuti, a mio avviso, si realizzano dei veri e propri sfregi a quell’ormai dimenticato art. 1 della nostra Carta Costituzionale. Deve partire dal valore degli operai l’idea di dare vita ad un vero tavolo delle idee dando voce e visibilità alle tante storie di chi lavora in questi settori, apparentemente in crisi, per permettere, all’opinione pubblica tutta, di capire cosa significhi perdere un posto di lavoro e per provare ad impegnarsi tutti insieme per cercare di stare vicini a chi lo ha perso fornendo idee e progetti seri allo scopo di evitare che questo accada. Forse sono solo parole le mie (ma posso assicurare che sono profondamente sentite) ma io sono intensamente convinto che gli operai non vogliono sussidi o essere mantenuti dallo Stato o dalla Regione ma vogliono soltanto poter lavorare. Questa volta ha ragione Frattura quando dice che la Regione non può fare impresa! La Regione, ha un solo compito fondamentale in questo momento: coinvolgere tutti per provare a individuare soluzioni idonee per evitare il baratro.

    (Vincenzo Musacchio)
    Last Post by antimafia il 14 Jan. 2014
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  5. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto: i rifiuti tossici in Molise.

    By antimafia il 9 Jan. 2014
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    Stando ai vari atti giudiziari che sto rileggendo in questi giorni sembra emergere chiaramente che l'organizzazione del traffico dei rifiuti, per conto della camorra, anche in Molise, era affidata a Cipriano Chianese, un colletto bianco, un avvocato (chiamato “il signore delle ecomafie”). I rapporti che questo individuo ha intrattenuto per organizzare lo sversamento illegale in Campania, in Lazio, e nel nostro Molise delineano con chiarezza il business miliardario dell'ecomafia ed il chiaro coinvolgimento anche della nostra regione. Nelle oltre novanta pagine di atti, ci sono i nomi dei vari personaggi appartenenti ai clan della camorra e ci sono i nomi delle imprese “criminali” che parteciparono a questo sistematico e mortale inquinamento di ettari ed ettari di terreni - anche qui da noi in Molise - e che hanno sulla coscienza un bel numero di morti per tumore. C'è la politica come referente per risolvere i vari ostacoli, ci sono le intercettazioni, e soprattutto ci sono i rapporti con la pubblica amministrazione, ci sono i nomi dei funzionari che facevano finta di controllare le discariche; ci sono i nomi di politici noti, di funzionari della Provincia e della Regione; ci sono i nomi delle aziende che organizzavano il trasporto e lo sversamento dei rifiuti, quelli dei gruppi criminali coinvolti, degli avvocati e persino dei magistrati. Io ritengo, ma spero di sbagliarmi, che il Molise abbia subito uno tra i più efferati crimini ambientali commesso in Italia negli ultimi cinquan'anni. L'avvocato Chianese nei suoi interrogatori di polizia afferma che questo sistema aveva bisogno assoluto della compiacenza di ispettori delle Asl e di funzionari della pubblica amministrazione addetti ai vari controlli. Compiacenza che lui dice di aver conquistato attraverso i classici favori clientelari. Aiutando familiari e congiunti dei vari protagonisti in cambio della loro complicità e del loro silenzio. In questo modo, si rilasciavano e rinnovavano autorizzazioni non dovute; i controlli sulle discariche avvenivano solo sulla carta. Si controllavano solo le bolle di accompagnamento che, di solito, erano false o manomesse. Anche se la maggior parte dei reati saranno ormai prescritti sarebbe bello per noi molisani sapere con chiarezza nomi e cognomi di chi è stato artefice e carnefice della distruzione di questa bellissima regione. Perchè se ci sono rifiuti tossici in questo territorio (e ci sono e lo dicono gli atti giudiziari) qualcuno li ha portati e quindi ha avuto dei complici in loco. Alcuni di questi nomi sono emersi nelle indagini da parte soprattutto della Procura di Larino ma sono ancora molti i colpevoli di complicità e di correità. Molti che dovrebbero solo tacere e che invece oggi parlano e appaiono persino strenui difensori dell'ambiente. I molisani non devono dimenticare e noi di Co.Re.A ci impegneremo con tutte le nostre forze affinchè ciò non accada.


    (Dr. Vincenz...

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    Last Post by teresa piunno il 12 Jan. 2014
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  6. L'IMPORTANZA VITALE DELL'EMODINAMICA A TERMOLI

    By antimafia il 5 Jan. 2014
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    In questi giorni non si fa che parlare di riorganizzazione della sanità in Molise. E quando si parla di riorganizzazione in molti di noi subentra l'amara consapevolezza che in realtà si tratta di un eufemismo per non utilizzare la parola “tagli”. E in effetti da quel poco che si legge sui quotidiani sembra che i nostri timori non siano del tutto infondati. Leggo che alcuni ospedali saranno soppressi (Larino e Venafro) e che in alcuni ci sarà una drastica riduzione dei posti letto e dei servizi erogati. Il caso più paradossale tra i tanti che ho letto e' senza dubbio la chiusura dell' Unità di Emodinamica dell'Ospedale di Termoli. Messa cosi', per i non addetti ai lavori potrebbe sembrare anche una cosa banale ma cerchiamo di capire un po' meglio cosa sia l'emodinamica e le conseguenze di una simile scellerata iniziativa.
    L'emodinamica è una struttura dedicata alla terapia di tutte le sindromi ischemiche acute ed in particolare dell'infarto acuto del miocardio (IMA). E' in questa struttura che i pazienti con IMA vengono sottoposti in regime di urgenza ad angioplastica coronarica, una tecnica mediante la quale si riesce a dilatare mediante l'uso di un palloncino il ramo coronarico occluso o ristretto per ripristinare il normale flusso sanguigno, limitando i danni al muscolo cardiaco. L'angioplastica coronarica rappresenta dunque la tecnica d'eccellenza in caso di IMA o di sindromi coronariche acute.
    In caso di IMA, il trattamento di angioplastica (PTCA) per essere efficace deve essere effettuato tuttavia il piu' presto possibile, al massimo entro 90 minuti dall'insorgenza dei sintomi. Si tratta quindi di una lotta contro il tempo in quanto la quantità di tessuto cardiaco salvato è proporzionale alla precocità della riperfusione, cioè della disostruzione dell'arteria occlusa e, appunto, del passaggio del sangue per ridurre l’estensione dell’infarto.
    Allo stato attuale tutti i pazienti del basso Molise colpiti da IMA riescono ad essere trattati a Termoli nei tempi consigliati dalle linee guida.
    Con l'entrata in vigore del nuovo Piano Sanitario Regionale i pazienti colpiti da IMA verrebbero indirizzati presso il centro di Emodinamica di Campobasso. Tuttavia l'attuale organizzazione del sistema di medicina territoriale non consente di operare in tempi utili.
    Prima di smantellare un servizio bisognerebbe innanzitutto:

    ridurre i tempi di intervento preospedalieri, potenziando la rete di assistenza e trattando il paziente sul territorio,
    diagnosticare correttamente l’IMA e già dal territorio tramite il 118 e il tele consulto, direzionare i pazienti presso l' unita' di Emodinamica con accesso diretto, ossia senza transitare dal PS.

    Allo stato attuale delle cose e con gli attuali mezzi a nostra disposizione è praticamente impossibile per qualsiasi paziente dell'entroterra molisano, riuscire ad...

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    Last Post by antimafia il 5 Jan. 2014
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  7. LA MIA OPINIONE SULLA SANITÀ IN MOLISE

    By antimafia il 5 Jan. 2014
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    Non sono un medico e non mi intendo di sanità però una mia idea se pur vaga sulla sanità in Molise me la sono fatta. Ho sempre pensato al potenziamento della cd. medicina territoriale di qualità che a mio parere è la via maestra che dovrebbe seguire il Molise. E' questa la cura efficace per la sanità molisana e per i malati del Molise. E' necessario potenziare ed integrare il sistema socio-sanitario con i servizi della medicina di base: questo produrrà comunità maggiormente garantite e posti di lavoro per i giovani medici. La via da percorrere è quella dei Poliambulatori che probabilmente porrà rimedio alla carenza dei servizi di medicina specialistica assicurati sul territorio.La politica sanitaria regionale dovrà giocoforza iniziare un processo di profonda revisione, che deve garantire il rafforzamento della medicina sul territorio e la riduzione dell’ospedalizzazione. Resta fermo il principo fondamentale che la sanità abbia come obiettivo primario la salute e non il fatturato. Condivido l'idea che il profitto va abolito nella sanità, perché abolendolo e rendendo una sanità gratuita a tutti coloro che sono sul territorio, si avrebbero tanti soldi da investire ogni anno. Resto fedele alla Costituzione e a quell'art. 32 laddove si afferma che: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Da questo principio occorre partire ancora oggi per costruire la nuova sanità del Molise!


    (VINCENZO MUSACCHIO)
    Last Post by antimafia il 5 Jan. 2014
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  8. Comunicato stampa - CO.RE.A. - Molise

    By antimafia il 5 Nov. 2013
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    La Commissione Regionale Anticorruzione ha costituito legalmente il Comitato di difesa della salute pubblica per il Molise del quale fanno ora ufficialmente parte esperti di settore tra cui una oncologa, un esperto di scienze alimentari e biotecnologie, un geologo esperto di rilievi ambientali ed un esperto in materia giuridica dell'ambiente. Il comitato tecnico, ovviamente, sarà ampliato ma sempre da persone di stretta fiducia. Il Comitato resta e resterà composto solo da cittadini e da associazioni e da oggi è operativo a tutti gli effetti di legge. Ha il compito specifico di raccogliere dati, informazioni e riferimenti su eventuali siti sospetti in cui possono esservi rifiuti tossici. Si occuperà anche del Registro Tumori e della questione “Gran Manze”. Giovedì 7 novembre alle ore 16,00 incontreremo i rappresentanti del Movimento 5 Stelle a Termoli per concordare anche con loro le azioni da intraprendere a livello regionale e nazionale. Entro sabato 16 novembre indiremo la prima assemblea pubblica a Termoli che auspichiamo essere affollatissima data l'importanza dei temi in discussione.

    VINCENZO MUSACCHIO – Presidente Co.Re.A. Molise-.
    Last Post by antimafia il 5 Nov. 2013
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  9. I CITTADINI VOGLIONO L'ISTITUZIONE DEL REGISTRO TUMORI

    By antimafia il 21 Oct. 2013
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    La Commissione Regionale Anticorruzione è decisa ad intraprendere una battaglia senza sosta per vedere finalmente attuato in questo nostro territorio il famigerato registro tumori. Vogliamo che il cittadino sappia che il registro tumori è una struttura impegnata nel raccogliere informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. Questa raccolta di dati è importantissima anzi è indispensabile perchè in nessuna struttura ospedaliera italiana, pubblica o privata, c'è l'obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori. Cosa a dir poco aberrante! Quindi se si vuole concretamente sorvegliare l'andamento delle patologie oncologiche occorre che qualcuno si assuma il compito di andare a ricercare attivamente le informazioni, le codifichi, le archivi e le renda disponibili per studi e ricerche di settore. In Italia ad oggi i registri tumore attivi sono trentacinque e monitorano e seguono complessivamente un quarto della popolazione italiana. Le informazioni raccolte con i monitoraggi includono il tipo di cancro diagnosticato, il nome, l’indirizzo, l’età e il sesso del malato, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e sta ricevendo e l'evoluzione della malattia. Questo tipo si screening è di vitale importanza per avere a propria disposizione dati affidabili e scientificamente validi per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie. La maggior parte dei registri italiani sono registri che raccolgono i dati relativi alle malattie tumorali di tutti i residenti di un determinato territorio (può essere una singola città, una provincia, un'intera regione o addirittura il territorio di una ASL). L'importanza di legare la raccolta di dati al luogo di residenza sta nel fatto che in questo modo la casistica raccolta non sarà selezionata, ma rifletterà la reale condizione di un territorio dove sono presenti tutte le fasce di età. Noi crediamo anzi siamo fermamente convinti che occorra una mobilitazione serie e continua per riuscire ad ottenere finalmente l'istituzione del registro dei tumori nel nostro territorio falcidiato da numerose malattie oncologiche. Forse uno dei maggiori limiti a sfavore del registro tumori è che dalla sua istituzione potrebbero partire i risarcimenti danni per le vittime di malattie tumorali suffragati dal nesso di causalità scientifica e ciò potrebbe mettere in pericolo le aziende inquinanti! Il dubbio resta. Eppure è lampante i numerosissimi casi di tumori che colpiscono indistintamente quasi tutte le famiglie basso molisane rappresentano una anomalia grave se si considera che la zona è occupata da tre industrie chimiche, un gessificio ed una turbogas. Non parliamo poi dei traffici di liquami tossici al Cosib Basso Molise e dell'inquinamento di molti terreni con rifiuti “non convenzionali”, ...

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    Last Post by antimafia il 21 Oct. 2013
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  10. INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE ANTICORRUZIONE

    By antimafia il 13 Oct. 2013
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    INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE ANTICORRUZIONE VINCENZO MUSACCHIO

    di Cristina Musacchio




    Presidente Musacchio lei pensa che le forze politiche molisane vogliano davvero uno strumento di lotta alla corruzione come Co.Re.A.?

    Io sono fermamente convinto che la corruzione sia presente in quella parte della pubblica amministrazione che esercita ampi poteri discrezionali, potendo dare o negare qualcosa al cittadino. E il fatto che ci sia una nostra attività a tutela dei cittadini molisani così importante, dimostra che il popolo molisano non è disinteressato ad azioni concrete che tutelino le fasce più deboli ed indifese del tessuto sociale. Non so se i politici vogliano la nostra associazione anticorruzione, ma so di certo che oltre 300 persone fanno parte di Co.Re.A. e in un periodo di apatia della gente credo che non siano poche. Anzi le dirò di più. Noi entro la fine dell'anno contiamo di arrivare a 1000 adesioni.


    Lei ha annunciato una campagna anticorruzione in Molise. A cosa pensa?


    Ci muoveremo in un solco già tracciato da Libera di Don Ciotti. La nostra campagna si chiamerà “Molise Trasparente” e si fonderà su tre impegni che chiederemo tutta la classe politica molisana vigente. 1) Chiederemo un CV schematico che includa tutti gli incarichi ricoperti, principali e secondari. Grazie a questo documento, che sarà pubblicato sul sito personale o in uno apposito creato da Co.Re.A., ciascun cittadino potrà valutare la competenza, la professionalità e l’esperienza del politico, nei vari settori in cui è coinvolto. Un ulteriore impegno consta: a) per i politici di vecchio corso: dire quanto hanno percepito e quanto ha prodotto per la collettività; b) per i politici nuovi: obbligo a rendicontare quanto percepiranno e ciò che intendono produrre. 2) Chiederemo di rendere pubblica la propria situazione reddituale e patrimoniale attraverso la pubblicazione della loro situazione reddituale e patrimoniale. Non è obbligatoria. Comunque chiediamo che i politici si impegnino a renderla pubblica sul loro sito o sul nostro a propria scelta. 3) Chiederemo di rendere pubblica la storia giudiziaria personale e dichiarare i potenziali conflitti di interesse esplicitando tutti i procedimenti penali in corso e quelli terminati con una condanna negli ultimi 20 anni. L’intento è aiutare l’elettorato a scegliere e valutare in maniera più consapevole i propri rappresentanti in linea con il principio di legalità e di trasparenza. In Italia non esiste una legge sul conflitto d’interessi. Per questo chiediamo che, con un atto volontario, il politico renda pubbliche eventuali situazioni di conflitto tra il proprio interesse e quello pubblico, che sarà chiamato a rappresentare. Chiediamo, inoltre, che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche agli interessi mediati di congiunti e familiari. La presente campagna non ha alcuno scopo persecutorio ma semplicemente esprime la volontà di una par...

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    Last Post by antimafia il 13 Oct. 2013
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